lunedì 29 maggio 2017

La vita è dura, quando non sei una strafiga

C'è chi nasce strafiga, bella, con un fisico da urlo e un viso che colpisce, e poi ci siamo noi, quelle anonime, bruttine e con la panza.
Il mio fardello è che sono circondata da donne oggettivamente più belle di me, che attirano l'attenzione degli uomini. Io sono destinata a restare in disparte, almeno che non incontri un uomo che rimanga affascinato dalla parlantina, dal carattere e dalla cultura. È una vita difficile, quella delle donne ordinarie, a noi tocca tenere la borsetta e guardare le altre prendersi gli uomini che vorremmo noi. Abbiamo la pancia, la cellulite, i capelli perennemente in disordine e non sappiamo truccarci, spesso ci nascondiamo per paura del giudizio, non sappiamo sedurre e qualche volta passiamo per rompicoglioni, non perché lo siamo più delle altre, ma solo perché il mondo è meno indulgente con chi è brutto. Sì, sono brutta, ho imparato a conviverci, e spesso me ne fotto, però capita sempre quello che ti paragona a tua sorella o all' amica bellissima, e lì la tua autostima, faticosamente costruita, cade come un castello di carte. Noi bruttine con la panza non possiamo essere fashion, ché la moda è per le magre, non siamo fotogeniche, perché abbiamo il doppiomento, e sticazzi se siamo sveglie, preparate ed intelligenti, non potremo mai competere con le strafighe. Ma in fondo lo vogliamo? Vogliamo essere valutate per la taglia, la messa in piega e i lineamenti? Sì, dannazione, perché siamo anche noi schiave di una società superficiale basata sull' apparenza. Noi ci stiamo male, quando ci mettono a confronto con una donna più bella di noi, ci chiudiamo in bagno a piangere e malediciamo i chili di troppo, le gambe corte, l'incapacità di sistemarci e di uscire carine in foto. La vita non è semplice, per quelle brutte, condannate ad un confronto continuo dal quale escono sempre perdenti. Fottercene? Potremmo, a volte ci riusciamo, ma la ferita della mancata accettazione sanguina ad ogni minimo colpo, ci rende insicure, si infetta e s'incancrenisce, costringendoci a ricostruire con fatica quell'immagine positiva e vincente di noi stesse che ci siamo messe addosso. Non siamo strafighe, non lo saremo mai, ma siamo troppo fragili per dirvi quanto ci fa male il confronto, il senso di inadeguatezza e i giudizi. Fateci un favore: risparmiateci i commenti; non pretendiamo di piacervi, ma almeno evitate di calpestare quel briciolo di autostima che ci siamo costruite.

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