sabato 20 maggio 2017

Admira, Boško e la guerra.

Questa è la storia di un amore puro, nato sui banchi di scuola e distrutto da una guerra folle ed insensata. Admira e Boško sono adolescenti quando si incontrano tra una lezione e un'altra; si innamorano, si vedono tutti i pomeriggi in un caffè dove parlano dei loro sogni, fanno progetti, ma la guerra si mette di traverso.
 È un conflitto cruento e sanguinario, quello nell' ex Jugoslavia, e le differenze razziali e religiose si acuiscono, tante persone soffrono e intere famiglie vengono distrutte in nome del nazionalismo e dell' appartenenza ad una religione, differenze inconciliabili vengono alzate come muri e preannunciano la tragedia. Admira e Boško non badavano al fatto che lei fosse musulmana e lui cattolico, loro si amavano, volevano solo stare insieme, e quando hai 20 anni ed un amore credi di poter sconfiggere tutto, anche la morte.
 In quel maggio del 1993 speravano di fuggire da Sarajevo, dalle bombe e dai fucili, dalla pulizia etnica e dall' odio, per poter vivere il loro amore senza paura, liberi finalmente di poter essere solo un ragazzo e una ragazza innamorati e pieni di speranza. Un cecchino li uccise il 23 maggio del 1993, i loro corpi rimasero abbracciati in strada per 8 giorni, prima che una tregua permettesse di recuperarli e seppellirli, lontani però, perché anche da morti il loro amore era proibito. Non avevano lo stesso Dio e non appartenevano alla stessa tribù, ma l'uno aveva l'altra, e così sarà per sempre, nonostante l'uomo abbia tentato di separarli; ora riposano insieme, per l'eternità abbracciati così come avevano vissuto, a ricordare al mondo che nessuno, neanche la guerra, può cancellare l'Amore. 
Admira e Boško, il mio pensiero stasera va a voi, sono sicura che lì, ovunque siate, siete insieme, perché Dio perdona sempre gli amanti, e mai gli assassini. 

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